testo

Questo progetto nasce dalla necessità di riqualificare un’area urbana centrale, in modo tale che attraverso le trasformazioni proposte possa completare funzionalmente e simbolicamente l’intero comparto urbano di Palazzo Simoni Fè e divenire altresì un fattore attivo della rinascita del centro storico avviata nel corso degli ultimi anni.  E’ un progetto che interviene sulle aree limitrofe al palazzo volumetricamente più importante del centro storico per dare nuova qualità architettonica e funzionale alle pertinenze attraverso gli interventi necessari per conferire decoro e comodità d’uso. L’area oggetto del presente progetto è collocata all’interno del nucleo storico, in una situazione che si connette direttamente all’identità storica di Bienno e con la struttura urbana del centro storico e le sue trasformazioni. Per questa ragione il metodo progettuale si fonda su una lettura analitica e interpretativa dell’ambiente architettonico e culturale affinché le proposte progettuali si possano armonizzare con i caratteri e le potenzialità del luogo specifico.

La Piazza-Giardino

Uno dei temi di progetto è la definizione dell’ex giardino storico come spazio pubblico del paese e delle sue relazioni con gli edifici limitrofi e i percorsi urbani. Nel progetto il giardino urbano dovrebbe costituire il luogo di maggiore importanza tra gli spazi pubblici interessati alle trasformazioni, poiché si trova in posizione intermedia tra l’attuale sede municipale e il palazzo Simoni Fe, e perchè diventerà uno spazio pubblico utilizzabile. Si trova in posizione antistante il fronte di accesso principale al palazzo Simoni Fe, e la sua estensione è ad esso commisurata. L’area attualmente occupata da ciò che rimane del giardino storico viene parzialmente pavimentata in modo tale da costituire il necessario piano d’utilizzo inserito armonicamente nell’area verde, così da lasciarne comprendere l’iniziale identità. La pavimentazione sarà costituita da una superficie in lastre di pietra (a corsi paralleli, a correre) di porfido cavato nel comune di Bienno, dello spessore di 3cm. Per dare un carattere civile a questo spazio è prevista la realizzazione di una loggia civica, una struttura architettonica semplice e lineare, uno spazio di forma e significato pubblico capace di strutturare il nuovo intervento urbano creando un portico di testata, un luogo definito e identificato. Questa nuova struttura è pensata come uno spazio coperto impostato sulla ripetizione di un modulo base di forma quadrata, con luce netta di m.2,46 e altezza di m.3.48  sorretto da 7 coppie di colonne a base quadrata: elementi monolitici in porfido di Bienno. Le misure si riferiscono alla proporzione del rettangolo√2, ovvero il rettangolo che ha un’altezza corrispondente alla diagonale del quadrato determinato dall’ampiezza del lato. La copertura è realizzata con struttura in travi scatolari in lamiera corten di cm 27x30 su cui si imposta un’orditura metallica secondaria che sorregge il controsoffitto (cielino) sempre in corten a moduli quadrati. Superiormente le vasche di raccolta delle acque sono impermeabilizzate con una doppia guaina bituminosa con lieve pendenza, permettendo di scaricare le acque meteoriche lateralmente attraverso un doccione che le convoglia in una vasca cilindrica drenante. La raccolta delle acque avverrà lungo un lato del settore centrale dell’area pavimentata (parallelo al palazzo e alla loggia) mediante una canalina inserita sotto una fessura della pavimentazione.

I cortili di palazzo Simoni Fè

Sono attualmente inutilizzati o destinati alla sosta temporanea delle automobili. Il loro recupero permetterà la circolazione pedonale in una delle poche aree aperte del centro storico che, essendo caratterizzato da un’edificazione intensiva, non dispone di spazi aperti dimensionalmente significativi.  Questo luogo ha il carattere raccolto tipico della piazzetta interna, stretto su tutti i lati dalle facciate laterali del Palazzo, dalle ex scuderie (ora sala polifunzionale) e dal muro di sostegno del prato storico posto ad una quota superiore ed accessibile direttamente dai cortili.  E’ prevista inoltre la riapertura di un androne porticato che nel corso del tempo è stato ostruito da percorsi impiantistici e che permetterà di usufruire pubblicamente di tale spazio coperto nonché di accedere direttamente alle sale della Biblioteca civica. I cortili sono costituiti da due spazi di forma rettangolare ortogonali tra loro e sono pavimentati mediante la posa di una superficie lapidea in porfido (cubetti) su un massetto rinforzato con rete elettrosaldata di connessione. In posizioni importanti dal punto di vista simbolico e d’uso viene posata la pietra in lastre, per determinare una superficie piana e di maggiore pregio. Frontalmente alla facciata del teatrino ed orientata parallelamente ad essa, viene realizzata una superficie quadrata (in lastre) utilizzabile come pista da ballo o scacchiera. Per determinare l’accesso carrabile solo occasionale e di servizio alla piazzetta antistante il teatrino, viene mantenuta una separazione (mediante un muretto basso di seduta) tra le due parti, perché comunque per forma e andamento planimetrico distinte. E’ possibile accedere alle piazzette dei cortili direttamente dal giardino urbano mediante la riapertura di un antico percorso tra gli edifici recentemente occluso.